Undercut uomo: il taglio che non muore mai

L’undercut uomo non è solo un taglio, ma un simbolo senza tempo che continua a rappresentare carattere, eleganza e personalità.
Undercut uomo: il taglio che non muore mai

Undercut uomo: il taglio che non muore mai

Ci sono tagli che passano inosservati, che vanno e vengono come le mode di stagione. E poi ci sono i tagli che si piantano nella storia come un pugno sul tavolo. L’undercut appartiene a questa seconda categoria: un’icona maschile che attraversa le epoche senza perdere il suo carattere.

In questo articolo ti raccontiamo da dove arriva l’undercut, come viene realizzato, a chi dona di più, come si può personalizzare e soprattutto perché continua ad essere uno dei tagli più richiesti. E no, non è solo questione di estetica: è questione di attitudine

Dalla strada al red carpet: l’origine ribelle dell’undercut

L’undercut non nasce nei salotti, ma nelle strade. Siamo agli inizi del ‘900, in piena rivoluzione industriale, nei quartieri operai dell’Inghilterra. I giovani proletari rasano i lati e lasciano crescere la parte superiore: una scelta dettata prima di tutto dalla praticità, ma che ben presto diventa uno stile. Uno stacco netto, deciso, duro. Era il taglio dei lavoratori, dei ribelli.

Negli anni ’20 e ’30 viene adottato dai gangster americani: look tirato, capelli lucidi e atteggiamento da non scherzarci troppo. Negli anni ’50 viene rispolverato dalla cultura rockabilly, mentre negli anni ’80 ritorna ancora più ruvido, abbracciato da punk e skinhead. E poi? Poi è esploso di nuovo, forte, negli ultimi 15-20 anni: lo vedi su attori, sportivi, musicisti, modelli. Ma non si è ammorbidito. Ha solo imparato a cambiare pelle.

ll taglio undercut è caratterizzato da capelli corti o rasati su lati e nuca, con la parte superiore lasciata visibilmente più lunga. La separazione tra le due zone è netta, senza sfumature. L’undercut oggi è uno stile fluido, che può essere elegante o selvaggio, ordinato o indomabile. Ma resta sempre fedele alla sua natura: netto, deciso, con carattere.

La rasatura tradizionale inizia con la preparazione: un panno caldo sul viso per aprire i pori, il pennello che massaggia la crema sulla pelle. Poi arriva la lama, che scivola lentamente seguendo il verso dei peli. Solo dopo una prima passata, con calma, puoi azzardare un contropelo. È un’arte che non perdona, ma che regala una pelle liscia e precisa, un livello di dettaglio che i rasoi multilama possono solo sognare. Se vuoi fare le cose per bene, questo è il modo giusto. E quando finisci, ti senti come una star, pronto a conquistare il mondo.

A chi sta bene l’undercut?

Non tutti i tagli vanno bene per chiunque. L’undercut ha carattere, ma come ogni taglio di capelli che si rispetti, deve essere adattato al volto e al tipo di capello.

Viso ovale o squadrato 
Queste sono le forme ideali per un undercut. Il taglio esalta la simmetria e la definizione del volto, mettendo in risalto gli zigomi e la mascella. Sia con capelli lisci che mossi, l’undercut su questi visi ha sempre un impatto forte ed equilibrato.

Viso tondo Con un viso tondo bisogna giocare d’astuzia. Il segreto è creare volume nella parte superiore, per slanciare il viso e rompere la rotondità. Evitare i lati completamente rasati a pelle aiuta a non enfatizzare la forma sferica. Un undercut ben fatto può fare miracoli, se bilanciato correttamente.

Viso lungo Qui il rischio è accentuare ancora di più la verticalità. Per questo, meglio non esagerare con il volume sopra. Un undercut con parte superiore più corta e una rasatura morbida ai lati può aiutare a riportare equilibrio.

Capelli lisci o mossi
 Sono perfetti per l’undercut. I capelli lisci si prestano a look ordinati, slick o pompadour, mentre i mossi aggiungono texture e movimento, rendendo il taglio meno rigido ma sempre definito.

Capelli ricci L’undercut su capelli ricci funziona, ma va saputo gestire. Il risultato può essere molto interessante: il contrasto tra rasato e riccio crea un effetto potente. Ma richiede più manutenzione, sia nel taglio che nello styling quotidiano.

Capelli fini
 Con i capelli sottili bisogna evitare di rasare troppo i lati, perché il rischio è far sembrare la chioma ancora meno folta. Meglio mantenere una certa lunghezza e puntare tutto sul volume centrale, usando i prodotti giusti per dare corpo e spessore.

Come si porta l’undercut

Uno dei punti forti dell’undercut è la sua versatilità nello styling. A seconda di come lo pettini, può raccontare una storia completamente diversa. Ma anche qui, ci vuole mestiere.

  • Classico e slick
    Questo è l’undercut old school: capelli tirati all’indietro con pomata a tenuta forte, effetto lucido e riga ben definita. È uno stile elegante, d’impatto, perfetto per chi vuole un’immagine pulita.
  • Spettinato con volume

    Qui entriamo in un terreno più selvaggio. Il capello viene lavorato a mano, con pasta opaca o cera, per ottenere un effetto disordinato ma studiato. È lo stile di chi vuole apparire rilassato, ma con personalità.
  • Ciuffo laterale 

    Ottima opzione per chi vuole un tocco diverso. Il ciuffo può essere modellato di lato con un po’ di volume, per dare movimento e asimmetria al taglio. Richiede un po’ più di cura davanti allo specchio, ma il risultato è notevole.

L’undercut non è per tutti

l bello dell’undercut è che non chiede il permesso. È un taglio con carattere, che può essere plasmato ma non addolcito. Sta bene a chi ha stile, a chi vuole distinguersi, a chi non ha paura di farsi notare. Ma soprattutto, sta bene a chi si affida a mani esperte.

Da Ruvido Barber l’undercut lo tagliamo da anni, e lo facciamo come si deve: senza scorciatoie!. Lo adattiamo al tuo viso, al tuo stile (meglio se rock) e alla tua personalità. Perché non basta fare un taglio, vogliamo raccontare chi sei, e farlo con un rasoio in mano.